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6^ SETTIMANA – È ARRIVATO IL GIORNO DEL PICNIC, IO VADO CON IL MIO BEL VESTITO A STELLE. (pag. 56 - 57)

ma anche con tante cose buone che ho cucinato con Nicoletta: panini rotondi con tonno e una fetta di pomodoro, uova sode aperte a metà, con sopra un ciuffetto di maionese e un piccolo spicchio di limone ,polpettine di tonno, fette di patate lessate in insalata, mele, pesche, pancake con frutti di bosco. Un menù tondo in onore delle stelle “alla Van Gogh”!

Ortensia si è occupata delle bevande e della macedonia con la carambola.Eccola arrivare con una piccola botte di vetro col rubinetto,così ognuno può servirsi da solo.Dentro c’è la sua speciale tisana profumata all’anice stellato,si vedono tutte le stelline, che belle!

Ulisse ha steso le stuoie e la tovaglia a quadretti bianchi e blu,con sopra i cuscini.

Filippo mi aiuta a portare i cestini,ma una mela scivola via e cade ai piedi del professore,che scoppia a ridere, dicendo: «Sono o non sono Isacco?»

Vedendo che nessuno di noi ha capito cosa ci sia da ridere, prosegue:«Non conoscete la storia di Isaac Newton, il famoso scienziato?La scoperta che lo ha reso famoso è avvenuta per colpa di una mela che gli è caduta in testa.Ecco spiegato il legame tra il mio nome e la mela».

L’allegria di Isacco è davvero contagiosa!

Il mare intanto inizia a tingersi dei colori del tramonto ed è una meraviglia.

Filippo non resiste e si tuffa per l’ultimo bagno della giornata.

Dopo qualche minuto lo vediamo sbracciarsi e fare strani movimenti in mare.

Non sembra tranquillo, perciò Ulisse, da bravo bagnino,salta sul moscone e lo raggiunge con pochi potenti colpi di remi.

Siamo tutti in tensione: cosa sarà successo al nostro amico?

«Tutto a posto» ci rassicura Ulisse, tornato con Filippo,«si è solo preso un bello spavento!Il mare è pieno di meduse, ma di una specie che non è pericolosa,anzi, che pulisce e ossigena l’acqua.Sono meduse molto strane, sembrano delle uova al tegamino,per questo in inglese si chiamano fried eggs: uova fritte.»

«Uova fritte? Che fame mi è venuta!» esclama Filippo,che sembra aver già dimenticato lo spavento.

Tutti scoppiamo a ridere e ci sediamo attorno alla tovaglia per mangiare.

Mentre riempiamo i nostri piattini, Ulisse prosegue:«Da noi questa medusa si chiama Cassiopea».

«Cassiopea hai detto?» interviene Isacco e continua:«Curiosa coincidenza…Inizieremo proprio da qui il nostro viaggio tra le stelle».

Non vediamo l’ora di ascoltare i racconti del professore,mentre gustiamo tutte queste cose buone.

Prendo il mio piatto e sotto vi trovo una nuova busta.

Cerco di non farmi vedere mentre la apro.

Due lettere uguali ritagliate e la torre degli scacchi.

Nessuno si è accorto di nulla,ma io ho sempre la sensazione che ci sia qualcun altro con noi, possibile?

Il mistero si fa sempre più fitto.

6^ SETTIMANA – È ARRIVATO IL GIORNO DEL PICNIC, IO VADO CON IL MIO BEL VESTITO A STELLE. (pag. 56 - 57)
Capitolo 7 - Indice

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